Il 12 novembre 2019 si è tenuta a Roma presso il Ministero della Salute la 'Consensus Conference Italiana su UequalsU'. L'incontro, è stato promosso da SIMIT (Società di Malattie Infettive e Tropicali) e ICAR (Italian Conference on Aids and antiviral Research) e dalle associazioni di lotta all’HIV per sviluppare un documento di consenso nazionale sulla validità del concetto che una persona HIV positiva in terapia da almeno sei mesi e con carica virale non rilevabile, non può infettare il/la proprio/a partner.
L’evidenza della non contagiosità nella sfera dei rapporti sessuali è frutto di solidissime ricerche che definiscono a rischio zero un rapporto sessuale senza preservativo con una persona in trattamento efficace e viremia soppressa.
Ugualmente l’assenza di infezioni da HIV a seguito di incidenti con scambio di sangue in contesti lavorativi sanitari tra pazienti/operatori HIV-negativi e pazienti/operatori con HIV, ma in terapia efficace e carica virale non rilevabile, fornisce l’evidenza che anche in ambito diverso da quello sessuale, una persona con HIV in terapia da almeno sei mesi e con viremia non rilevabile (< 200 copie/ml) non deve essere oggetto di precauzioni particolari o di limitazioni alla propria attività lavorativa.